Le prese di forza (PTO, Power Take-Off) dei trattori sono componenti cruciali che consentono di trasferire la potenza meccanica dal motore del trattore ad attrezzature agricole e industriali. Questi dispositivi sono essenziali per una vasta gamma di operazioni, dall’azionamento di componenti per la lavorazione del suolo alla fornitura di energia a macchine come mietitrebbie, pompe idrauliche e generatori.
Tipologie di Prese di Forza:
Principalmente le PTO si distinguono per il range di velocità e di coppia che possono avere:
Il funzionamento delle prese di forza dei trattori si basa su una scatola di ingranaggi che contiene una frizione (generalmente ad azionamento idraulico) collegata all’albero di trasmissione del motore del trattore.
Quando il trattore è in funzione se la PTO viene innestata, la potenza meccanica viene trasferita dall’albero motore all’albero della presa di forza attraverso la frizione interna alla PTO.
Il movimento rotatorio dell’albero della presa di forza viene quindi trasmesso all’attrezzatura collegata tramite un albero di trasmissione, una cinghia o un’altra forma di trasmissione. Questo permette all’attrezzatura di svolgere le proprie funzioni, come tagliare il fieno, arare il terreno o azionare una pompa.
Nelle frizioni delle PTO sono usati dischi di frizione rivestiti con materiali che offrono buone caratteristiche di attrito e resistenza all’usura. I materiali più comuni includono:
La scelta del materiale dipende dalle esigenze specifiche dell’applicazione, dalla potenza del trattore e dall’uso previsto dell’attrezzatura. È importante selezionare materiali di alta qualità che garantiscano prestazioni affidabili e una lunga durata nel tempo.
Spesso i produttori dei veicoli agricoli possono scegliere se progettare e costruire internamente la presa di forza o comprarla da aziende specializzate in questo tipo di componenti.
Per una valutazione della convenienza di una di queste opzioni occorre considerare attentamente tutte le implicazioni.
A prima vista la scelta dell’autoproduzione sembra comportare un risparmio in termini economici.
Per poter tuttavia fare una valutazione corretta occorre considerare, oltre al puro costo di produzione dei singoli componenti, anche:
Considerando tutti questi fattori è più verosimile che la differenza di costo tra “autocostruzione” e acquisto sul mercato non sia poi così marcata e che l’acquisto del prodotto finito possa essere, in qualche caso, addirittura conveniente.